Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. II, 1927 – BEIC 1889291.djvu/271

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II. Delle lettere e degli scritti di Olimpia Morata (n. a Ferrara il 1526, m. in Heidelberg il 26 ottobre 1555) si fecero ben quattro edizioni nel cinquecento. La prima usci a Basilea il 1558 a cura di Celio Secondo Curione e fu dedicata a Isabella Brisena Manrique, amica di Giulia Gonzaga e seguace delle dottrine riformate, ragion per cui dovette rifugiarsi in Isvizzera. La seconda comparve pure a Basilea e a cura dello stesso Curione nel 1562 con la dedica a Elisabetta Tudor regina d’Inghilterra; la terza e la quarta uscirono sempre a Basilea risoettivamente nel 1570 e nel 1580, quando il Curione era giá mancato ai vivi. Le due ultime edizioni contengono in piú delle precedenti alcune nuove lettere di Olimpia e gli scritti e le lettere del Curione, che videro la luce in Basilea il 1553. Per la presente raccolta mi sono servito della terza edizione, che porta il titolo seguente: «Olympiae Fulviak Mokatae foeminae doctissimae ac piane divinae Opera omnia, quae hactenus inveniri potuerunt cum eruditorum testimoniis et laudibus. Basileae ap. Petrum Pernam MDLXX». Le lettere della Morata a noi note sono 52: e le ho riprodotte quasi tutte, perché ritraggono fedelmente l’animo e le vicende infelicissime di una delle personalitá piú caratteristiche del nostro movimento riformatore nel Cinquecento. Invano si cercherebbero in esse notizie dettagliate sul periodo della giovinezza trascorso a Ferrara Gli studi umanistici, la dimora alla corte di Ercole II, la morte di Fulvio Pellegrino Morato, la rottura con Renata d’Este e l’abbandono della Corte, la vita triste nella famiglia paterna, le nozze con Andrea Grunthler, l’antefatto insomma del dramma, di cui Olimpia fu protagonista, è appena adombrato e si vede quasi solo di scorcio nell’epistolario. Ma esso acquista eccezionale valore biografico allorché descrive la vita dei due giovani nelle varie cittá della Germania, a Kaufifbeuren come ad Augusta, a Wúrtzburg come a Schweinfurt, e infine in Heidelberg. Nella prima delle suddette cittá furono ospiti di Giorgio Hermann consigliere del re dei Romani: a Wúrtzburg stettero presso Giovanni Sinapi, giá professore di medicina e medico di corte a Ferrara. Li aveva seguiti in Germania il minor fratello di Olimpia, un ragazzo di