Pagina:AA. VV. – Opuscoli e lettere di riformatori italiani del Cinquecento, Vol. II, 1927 – BEIC 1889291.djvu/285

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state e come vivete. Io grandemente desidero lettere della mia cara signora Lavinia, la quale sempre io ho nel cuore. Spesso ho scritto a S. S. ria e a voi ; mai ho avuto risposta. Gli mandai non so che libretti. Scrivetemi se S. S. ria gli ha ricevuti e avuto grati, e non siate cosi pigra nel scrivere. Di grazia scrivetemi e non siate pigra. Gran cosa che, se ben che io scrivo tante lettere, nessuno mi risponde. Io mandai alcuni libretti alla signora Lavinia. Scrivetemi se S. S. ria gli ha ricevuti. Guardatevi dall’idolatria. Di Heidelberg a 8 di agosto [1554]. Il mio consorte ed Emilio vi salutano. La vostra sorella Olimpia Morata Grunthlkra. (Dalla «riv. cristiana» VI [1878], pp. 5-7). XLVIII. Heidelberg, 8 agosto [1554]. Valga per questa lettera quanto si è detto per la precedente. XLIX. [Heidelberg, agosto 1554]. Si attacca immediatamente alla precedente, come risulta dalle prime parole. L. Heidelberg, [1555). Precede di qualche giorno la fine della povera Olimpia.