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iv - tenzoni politiche fiorentine | 45 |
con grande isforzo mettesi ad arnese
per la corona de lo ’mperiato.
5E, se la Chiesa lo suo braccio mese,
vuol la rasgione che da lei sia atato;
forse si converrá che lo franzese
lasci al tedesco, ond’è vacante stato.
Ma, s’acquistato il crede per rasgione,
10non Pavera di don la spada larga,
che gran difensa non faccia ’l spuntone.
Prima si converrá sangue si sparga;
amico, qual me’ faccia, non lo sòne:
ma a la fine l’un fia quello da Barga
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Il prò e il contro della nuova candidatura alla corona imperiale.
e conquistarlo credono a rasgione.
Monte. Se venir vonno, amico, ha tal mesterò,
non faccian da la Chiesa partisgione.
Cione. Eo son ben certo che lo lor penzèro
e Povra tutta è ’n bona condizione.
Monte. Lo specchio ha bene ciaschedun stranèro
di non avere falso openione.
Cione. Or vuo’ ti dica, amico, tutto il vero?
Convien n effetto vegna la lezione.
Monte. P ne laudo Dio e messer san Péro,
che de la Chiesa ancor ci è lo campione.
Cione. Io non mi credo voglia esser guerrèro
di chi vuol la sua propia processione.
Monte. I’ ho veduto om comperare osterò,
e suo vicin l’ha morto a gran casgione.
Cione. Amico, or vuoli udir dritta sentenza?
Nessuno or faccia contro a la corona,
ché tosto n’averia gran penitenza.