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190 iii - de l’origine d’amore

è in aspetto sommamente inimicabile col sole; cosí, quando l’anima piglia tutta la luce che ha dell’intelletto, ne la parte inferiore verso la corporeitá è in opposizione inimicabile con l’intelletto e totalmente da lui si discosta. Il contrario è quando l’anima riceve la luce da l’intelletto, de la parte superiore incorporea verso esso intelletto, e s’unisce con lui come fa la luna col sole ne la coniunzione. È ben vero che quella divina coppulazione gli fa abbandonare le cose corporali e le cure di quelle, e resta tenebrosa come la luna da la parte inferiore verso di noi; ed essendosi astratta la contemplazione e coppulazione de l’anima con l’intelletto, le cose corporali non sono provedute né amministrate convenientemente da lei. Ma perché non si ruini tutta la parte corporea, per necessitá si parte l’anima da quella coniunzione de l’intelletto, partecipando la luce a la parte inferiore a poco a poco, come fa la luna doppo la coniunzione, e quanto la parte inferiore riceve di luce da l’intelletto, tanto manca a la superiore: perché la perfetta coppulazione non può stare con providenzia di cose corporee. Séguita che l’anima va mettendo sua luce e cognizione nel corporeo, levandola dal divino a poco a poco, come la luna, finché abbi posto ogni sua providenzia in quello, lassando totalmente la vita contemplativa; e allora è come la luna ne la quintadecima, piena verso di noi di luce e verso il cielo di tenebre. Ancor séguita che l’anima, come la luna, sottrae sua luce dal mondo inferiore, ritornando nel superiore divino a poco a poco, fin che torni a quella total coppulazione e intellettuale, con integra tenebrositá corporea; e cosí successivamente si muta ne l’anima la luce intellettuale, d’una parte ne l’altra, e l’opposita tenebrositá (come ne la luna quella del sole) con mirabile similitudine.

Sofia. Mi dá ammirazione e allegra vedere quanto ottimamente quel perfetto fattore de l’universo abbi messo il ritratto de’ dui luminari spirituali celesti, sole e luna, accioché, vedendo noi questi, che non si possono occultare dagli occhi umani, possino i nostri occhi de la mente vedere quelli spirituali, quali a loro possono essere sol manifesti. Ma a maggiore sussistenzia