Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/233

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la bellezza come grazia; dove si trova 227

atto venereo, con tutta la loro bontá, dolcezza, suavitá e utilitá necessaria a la vita de l’uomo e de l’animale, non son però belli: però che in quelli materiali oggetti non si truova grazia o bellezza, né per questi tre sensi grossi e materiali può passar la grazia e bellezza a l’anima nostra per delettarla o muoverla ad amare [il] bello. Ma solamente si truova negli oggetti del viso, come son belle forme e figure e belle pitture, e bell’ordine delle parti fra se stesse al tutto, e belli e proporzionati stormenti e belli colori e bella e chiara luce e bel sole e bella luna, belle stelle e bel cielo: però che ne l’oggetto del viso per sua spiritualitá si trova grazia, quale per li chiari e spirituali occhi suole entrare a delettare e muovere nostra anima ad amare quello oggetto, qual chiamano bellezza. E si truova negli oggetti de l’audito, come bella orazione, bella voce, bel parlare, bel canto, bella musica, bella consonanzia, bella proporzione e armonia; ne la spiritualitá de’ quali si truova grazia, qual muove l’anima a delettazione e amore mediante il spiritual senso de l’audito. Sí che ne le cose belle c’hanno del spirituale, e sono oggetti de’ sensi spirituali, e negli oggetti de’ sensi materiali non si truova grazia di bellezza: e però, se ben son buone, non son belle.

Sofia. È forse ne l’uomo altra virtú che comprenda il bello, oltre il viso e l’audito?

Filone. Quelle virtú conoscitive che son piú spirituali, ché quelle conoscono piú il bello che queste.

Sofia. Quali sono?

Filone. L’immaginazione e fantasia, che compone discerne e pensa le cose de’ sensi, conosce molti altri offizi e casi particulari graziosi e belli, che muovono l’anima a dilettazione amorosa; e giá si dice una bella fantasia e un bel pensiero, una bella invenzione. Molto piú conosce del bello la ragione intellettiva, la qual comprende grazie e bellezze universali, incorporee e incorruttibili, ne’ corpi particulari e corruttibili, le quali molto piú muoveno l’anima alla dilettazione e amore: come son gli studi, le leggi, virtú e scienzie umane, quali tutte si chiamano belle; bel studio, bella legge, bella scienzia. Ma la suprema