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240 iii - de l’origine d’amore

cosa di nulla, che in averle prodotte ab eterno: perché parrebbe una dependenzia necessaria, come la continua dependenzia de la luce del sole, e non dimostraria il mondo essere fatto per libera grazia e splendido beneficio, come dice David: «Dissi che ’l mondo per grazia e misericordia di Dio è fabbricato».

Sofia. Parrebbe pur maggior possanza far una cosa buona eterna, che farla temporale.

Filone. È maggior forza farla temporale ed eterna tutto insieme.

Sofia. A che modo il mondo può essere temporale ed eterno insieme?

Filone. È temporale per aver avuto principio di tempo, ed è eterno però che non è per aver fine, secondo molti de’ nostri teologi; e cosí come riluce la somma potenzia nel principio temporale, cosí riluce l’immenso beneficio ne l’eterna conservazione del mondo; e universalmente dirò al peripatetico de la somma sapienzia di Dio, de la quale lui cosí poco può conoscere: come potrá dimostrare sua intenzione, fine e proposito di quella? In modo che si può concludere necessariamente (come dice il profeta in nome di Dio): «Piú di quanto sono alti i cieli sopra la terra, sono alte le vie mie da le vostre e i pensieri miei da’ pensieri vostri».

Sofia. Mi bastano le tue ragioni per difendermi dal peripatetico, se bene non per offenderlo; e queste medesime pigliará Platone per sua difensione: ma che li mette il porre il caos eterno, poi che l’onnipotenzia di Dio il può far di nulla, e di lui tutto il mondo, come noi diciamo?

Filone. Sí, che ne basta che la fede non sia offesa da la ragione, ché non aviamo bisogno di mostrarla, perché allor scienzia sarebbe e non fé, e basta credere fermamente quel che la ragion non reprova. La materia prima, che fece Platone eterna, fu per porre la creazione mosaica non nuda di ragione filosofica, perché lui volse essere e par piú presto filosofo che credulo de la legge.

Sofia. E con qual ragione può Platone accompagnare la creazione del mondo in principio di tempo, ponendo la