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dottrina aristotelica della materia 243


Sofia. Non poco mi piace intendere questa ragione di Platone: ma mi resta contra che lui si fonda che l’informe si debbe trovar prima e senza il formato; la qual prioritá se bene è da concedere naturalmente, non si debbe concedere in successione temporale, però che puro informe non può stare né trovarsi senza forma, e la forma è quella per la quale l’informe si truova. Onde bisogna che o ambi sieno ab eterno, cioè la forma e la materia e tutt’il mondo (come dice Aristotile), o veramente ambi e tutti sieno di nuovo creati, come tengano i fedeli, e cosí a uno modo e a l’altro la materia è prima ne l’origine naturale, ma non in anticipazione naturale, come si fonda Platone.

Filone. Che la materia tenga prioritá naturale a la forma, come il suggetto a la cosa di chi è suggetto, questo è manifesto. Ma oltra bisogna concedere che ancora sia prima la materia, in tempo, ad ogni atto e formazione di quella, qual mostra Aristotile: perché la materia bisogna che prima in tempo sia, in potenzia, a qualsivoglia forma coeterna in materia; e [porre] atto in potenzia non è altro (come Aristotile dice) che levar totalmente la natura de la materia e de la potenzia.

Sofia. Come adunque pone Aristotile il mondo formato [ab] eterno?

Filone. Però che lui non pone la materia prima comune a tutto il mondo, ma solamente nel mondo inferiore de la generazione e corruzione: nel qual pone la materia prima eterna, e nulla forma a lei coeterna, ma ciascuna nuova in lei per generazione e l’altra ruinata per corruzione; e pone la successione di molte e diverse forme, eterna con eterna generazione e corruzione, ma ciascuna di loro è nuovo generabile e corruttibile.

Sofia. Ne’ cieli dunque, ove non è generazione, non ponerá Aristotile materia?

Filone. A nissuno modo vuol che cieli e stelle abbino materia sustanziale, però che se l’avessero sariano generabili e corruttibili come li corpi inferiori: ma solamente sono corpo eterno, qual è materia di movimento ma non di generazione.

Sofia. E Platone, perché pone la materia eterna, informata eternamente e successivamente di successive forme?