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276 iii - de l’origine d’amore

dicendo che ancora loro erano profeti come lui, Dio gli disse che non eran pari, dicendo: «Se Dio profetizza a voi, è in specchio e in sogno», cioè mediante il specchio de l’angelo e con compagnia de la fantasia sonnifera; — e segue: «non è cosí mio servo Moises, che in tutta casa mia è fedele; parlo con lui bocca a bocca in visione, e non in enigmate, e la figura di Dio vede»: cioè che è conoscitore fedele di tutte le idee che sono ne la mente divina, e che profetizzava bocca a bocca, non per intercessione angelica ma con chiara intellettuale visione senza sogno ed enigmate, e finalmente come il primo degli angeli la bellissima figura di Dio vede. Sí che di questo solo aviamo notizia che abbi avuta la visione divina come angelico, e non alcuno altro profeta: e però la sacra Scrittura dice di lui che Moise parlava a Dio faccia a faccia come parla un uomo al suo compagno, cioè che de diretto profetizzando vedeva la visione divina.

Sofia. Chi in vita possé venire a tanta sollevazione, che debbe essere stato poi de la morte, essendo l’anima giá dislacerata da l’impedimenti corporei?

Filone. Credi che con maggior facilitá la sua coppulazione fu allora piú intima con la divinitá, e con maggior unione, e sempre continua senza interposizione, quel che vivendo non poteva essere: ché non solamente Moises teniamo in morte essersi coppulato immediate con la divinitá, ma ancora molti degli altri profeti santi padri l’han conseguito in morte, se ben ne la vita altri che Moises non l’ha conseguito.

Sofia. Ho inteso a sufficienzia la soluzione del mio primo dubio. Vorrei che mi solvessi il secondo, come può essere che l’angelo sia in potenzia per conoscimento desiderativo a l’infinita bellezza, la quale è impossibile che acquisti in atto.

Filone. Impossibile è che ’l finito venga ad essere infinito, come è impossibile che la creatura sia fatta creatore: e per tale acquisto non si truova potenzia ne l’anime de’ beati, ma sono in potenzia a coppularsi e unirsi con l’infinita bellezza di Dio, se bene lor son finiti; e in questo serve la cognizione che hanno di sua immensa bellezza, e l’amore e inclinazione gl’indirizza in quello.