Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/289

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teoria cosmologica di avicenna 283

e amore de la sua propria bellezza; la quale sempre muove di forma in forma per la generazione e successione continua, e per la contemplazione e amore de la bellezza de la sua causa produce l’intelletto umano, ultimo degl’intelletti, primo in potenzia: e di poi illuminandolo il riduce in atto e abito sapiente, di maniera che si può sollevare per forza d’amore e desio a coppularsi col medesimo intelletto agente, e vedere in quello, come in ultimo mezzo o specchio cristallino, l’immensa bellezza divina, e felicitarsi in quella con eterna dilettazione, come in ultimo fine di tutto l’universo creato. In modo che avendo declinato l’essenzie create di grado in grado, non solamente fino a l’ultimo orbe de la luna ma ancora fino a l’infima materia prima, di lí si torna a sollevare essa materia prima con inclinazione amore e desio d’approssimarsi a la perfezione divina, da la quale è la piú lontana, ascendendo di grado in grado ne le forme e perfezioni formali: prima ne le forme degli elementi, secondo ne le forme de li misti inanimati, terzio in quelle de le piante, quarto ne le spezie degli animali, quinto nella forma razionale umana in potenzia, sesto a l’intelletto in atto ovvero in abito, settimo a l’intelletto coppulativo con la somma bellezza mediante l’intelletto agente. Di questa maniera gli arabi fanno una linea circulare de l’universo, il principio de la quale è la divinitá, e da lei succedendo incatenatamente d’uno in uno viene a la materia prima, che è la piú distante da quella, e da lei va ascendendo e approssimandosi di grado in grado, fin che si torna a finire in quel punto del quale è principio, cioè ne la bellezza divina per la coppulazione de l’intelletto umano con quella.

Sofia. Ho inteso come questi arabi intendono che l’amore discenda dal capo del mondo angelico fin a l’ultimo del mondo inferiore, e che di li ascenda fino al suo primo principio, tutto successivamente di grado in grado con ordine mirabile, in forma circulare con signalato principio. Io non vaglio per giudicare quanto questa oppinione abbi del vero, ma ha de l’ingegnoso ed [è] apparente e molto ornata: dimmi la discrepanzia degli altri arabi in questo.