Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/297

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il mito platonico dell’androgine 291

mancare del suo resto, desiderando reintegrarse s’approssimava a l’altro suo mezzo, e abbracciandosi s’univano strettamente, e senza mangiare né bere si stavano cosí fin che perivano. Erano i genitali loro a la parte posteriore de le spalle, che prima era anteriore, onde gittando il sperma fuora cadeva in terra e generava mandragore. Vedendo adunque Giove che il genere umano totalmente periva, mandò Apolline che gli tornasse genitali a la parte anteriore del ventre, mediante li quali uniendosi generavano suo simile, [e] restando satisfatti cercavano le cose necessarie a la conservazione de la vita. Da questo tempo in qua fu generato l’amor fra gli uomini, reconciliatore e reintegratore de l’antica natura, e quello che torna a fare di due uno, remedio del peccato che fece quando de l’uno fu fatto due; è adunque l’amor in ciascuno degli uomini, maschio e femmina, però che ognuno di loro è mezzo uomo e non uomo intero, onde ogni mezzo desia la reintegrazione sua con l’altro mezzo. Nacque adunque, secondo questa favola, l’amore umano de la divisione de l’uomo, e li suoi progenitori furono li dui sui mezzi, il maschio e la femmina, a fine di loro reintegrazione.

Sofia. La favola è bella e ornata; e non è da credere che non significhi qualche bella filosofia, massimamente essendo composta da Platone nel suo Simposio a nome di Aristofane. Dimmi adunque, o Filone, qualche cosa del significato.

Filone. La favola è tradutta da autore piú antico de li greci, cioè da la sacra istoria di Moise de la creazione de li primi parenti umani Adam ed Èva.

Sofia. Non ho mai inteso che Moises abbi favoleggiato questa cosa.

Filone. Non l’ha giá favoleggiata con questa particularitá e chiarezza, ma ha posta la sustanzia de la favola sotto brevitá; e Platone la prese da lui e l’ampliò e ornò secondo l’oratoria grecale, facendo in questo una mescolanza inordinata de le cose ebraiche.

Sofia. A che modo?

Filone. Nel dí sesto de la creazione de l’universo fu la creazione de l’uomo, l’ultima di tutte le sue parti, de la quale