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320 iii - de l’origine d’amore

belli, né la luce, che è il piú bello del mondo corporeo e quella che gli dá la bellezza, si potria chiamar bella; e cosí ne l’audito la suave voce non si diria, come si dice, bella. E se la bellezza de la musica vogliono che sia la concordanzia de le parti, la bellezza intellettuale qual sará? e se diranno che è l’ordine de la ragione, che diranno ne l’intelligenzia de le cose simplici e de la purissima divinitá, che è somma bellezza? Sí che, se bene consideri, trovarai che, quantunque ne le cose proporzionate e concordanti si truova bellezza, la bellezza è oltre la loro proporzione: onde non solamente ne li composti proporzionati si truova, ma ancor piú ne’ simplici.

Sofia. Adunque l’improporzionati potriano essere belli.

Filone. Non giá, ché l’improporzionati sono defettuosi e gattivi, e nissuno gattivo è bello. Ma non però la proporzione è essa bellezza, ché di quelli che non sono né proporzionati né improporzionati, perché non sono composti, si truovano bellissimi; e piú che ne li proporzionati e concordati sono alcuni non belli, però che ogni bello è buono; e ne le cose gattive si truova ancor proporzione e concordanzia: si dice appresso li mercatanti che ’l codicioso e il trappolatore s’accordano presto, e il timore s’accompagna con la crudelitá, e la prodigalitá con la rubbaria. Non è adunque ogni bello proporzionato, né ogni proporzionato bello (come costoro hanno pensato).

Sofia. Che è adunque la bellezza de le cose corporee, chi fa che le figure e li corpi bene proporzionati sieno belli, se la bellezza non è la proporzione?

Filone. Sappi che la materia, fondamento di tutti li corpi inferiori, è da sé deforme e madre d’ogni deformitá in quelli; ma informata in tutte sue parti per participazione del mondo spirituale, si rende bella, sí che le forme radiate in lei da l’intelletto divino e da l’anima del mondo, ovvero dal mondo spirituale e dal celeste, sono quelle che gli levan la deformitá e porgeno la bellezza: sí che la bellezza in questo mondo inferiore viene dal mondo spirituale e celeste, cosí come la bruttezza e deformitá è propria in lui da la sua deforme e imperfetta materia, di che tutti suoi li corpi son fatti.