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la perfezione come fine dell’amore 371

primo essere de l’universo viene da quel primo amore che ’l precede, cosí l’ultimo e perfettivo essere di quello procede ed è causato dal secondo amore divino, cioè quel che ha l’universo essendo giá prodotto: a somiglianza del padre, che, amando prima se stesso, desia generare in bello sua similitudine e genera per quello amore precedente il figlio, e di poi, acquistando col figlio un secondo e nuovo amore, procura condurre questo amato figliuolo ne l’ultima sua perfezione e maggior grado di bellezza possibile.

Sofia. Ancora questo intendo, e molto mi piace intenderlo: niente di manco non mi mostra ancora il fine perché nacque l’amore de l’universo, se bene mi mostra li dui fini de li due amori divini, del primo la produzione, del secondo la perfezione de l’universo; ti resta a dire il fine perché nacque l’amore di esso universo.

Filone. Son per dirlo: e, circa ciò, dèi prima intendere che è quello in che consiste la perfezione de l’universo prodotto.

Sofia. Questo ho ben giá inteso: non mi bisognaria per quello nuova erudizione. Però che essendo l’universo (come m’hai detto) prodotto a immagine e similitudine de la somma sapienzia, la sua perfezione consiste in essere propriamente simulacro di quella, il quale è il proprio fine del suo producente: come accade in ogni cosa artifiziata, che la perfezione sua consiste in essere fatta somigliante al proprio a la forma de l’arte che è ne la mente de l’artifice, e questo è il proprio fine di esso artifice in la fazione di quella; e cosí debbe essere di esso universo prodotto.

Filone. È ben vero che questa è la prima perfezione de l’universo prodotto e il primo fine del sommo producente ne la produzione di quello, come bene hai somigliato in ogni cosa fatta per arte, cioè che sia simile, tanto proprio quanto sia possibile, a la sapienzia del sommo opifice. Ma questo non è il fine ultimo e l’ultima sua perfezione: ché, cosí come in ogni cosa artifiziata, come dire un vaso da bevere, la prima perfezione e fine suo è essere fatto propriamente simile a la forma e arte che è ne la mente de l’artifice, e l’ultimo suo fine e perfezione