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378 iii - de l’origine d’amore

discendendo, a modo di esito produttivo dal primo ente, dal maggiore al minore fino a l’infimo caos ovvero materia prima, e da lui ne l’altro semicirculo torna l’essere ad ascendere di minore a maggiore, a modo di reduzione in quello di che prima è uscito: cosí l’amore ha origine dal primo padre de l’universo, e da lui successivamente viene paternalmente discendendo, sempre da maggiore a minore e da perfetto a imperfetto, piú propriamente da piú bello a men bello per porgerli la sua perfezione e participarli la sua bellezza quanto è possibile; succedendo per li gradi de li enti, cosí nel mondo angelico come nel celeste, che ognuno con caritá paterna causa la produzione del suo succedente inferiore, participandoli il suo essere o bellezza paterna, ben che in minor grado secondo conviene: e cosí per ordine in tutto il primo semicirculo, fino al caos; infimo grado de li enti. E di quello principia l’amore ad ascendere nel secondo semicirculo da inferiore a superiore e da imperfetto a perfetto, per arrivare a la sua perfezione, e da men bello a piú bello, per fruire la sua bellezza: però che la materia prima naturalmente desia e appetisce le forme eiementali come belle e piú perfette, le forme elementali le miste e vegetabili, e le vegetabili le sensibili, e le sensibili amano con amor sensuale la forma intellettiva; la quale con amore intellettuale ascende da uno atto di intellezione di uno intelligibile men bello a un altro piú bello, fino a l’ultimo atto intellettivo del sommo intelligibile divino con l’ultimo amore de la sua somma bellezza: col quale il circulo amoroso si reintegra nel sommo buono, ultimo amato, qual fu il primo amante, padre creatore.

Sofia. È adunque il semicirculo primo degli amori de’ piú belli a li men belli e de li perfetti agli imperfetti, e l’altro semicirculo, al contrario, d’amori de li men belli a li piú belli: e oltra che è strano che sia l’amor efficace dal piú bello al meno, perché nissuno desia il meno di sé, è ancora strano che l’universo si divida tutto in dui mezzi di queste due maniere d’amori. Vorria che mi dichiarassi la causa.

Filone. Non meno efficace, ma forse piú è l’amor del padre al figlio e del maestro al discipulo e de la causa a l’effetto, che