Pagina:Abrabanel, Juda ben Isaac – Dialoghi d'amore, 1929 – BEIC 1855777.djvu/445

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nota 439

alcuna edizione del testo originale o delle traduzioni ricordate è stata fatta fino ad oggi.

Solo nel 1871 usciva a Lyck, nella serie M’kize Nirdanim del Gordon, una traduzione ebraica dell’opera di Leone, dovuta a Joseph Baruch da Urbino (sec. XVII), preceduta dall’elegia autobiografica dell’Abarbanel: il volume porta il titolo di Vicoach ‘al ha-Ahabah («Deputazioni sopra l’Amore»), e offre non piccolo sussidio per l’interpretazione del testo.

Infine nel 1924, nella Bibliotheca Spinoziana (t. III) uscivano i Dialoghi d’Amore e le Poesie ebraiche, a cura di Carl Gebhardt (Heidelberg — ’S Gravenhage — London, curis Societatis Spinozanae; in-4° gr., pp. xvi + text. Dial. + 30 + 11): in nitida riproduzione anastatica dell’edizione principe dei Dialoghi, con edizione critica e versione italiana delle Poesie, per la prima volta raccolte e illustrate. In questo modo il Gebhardt, che ha raccolto in una succosa introduzione i principali dati biografici e bibliografici, poneva a piú facile portata degli studiosi la rarissima stampa del 1535 e auspicava all’edizione critica, di cui chi scrive ha ora cercato di assolvere il compito1.


III


Da queste notizie bibliografiche ogni lettore intelligente può arguire quali siano stati i naturali criteri della presente edizione. Essa è fondata sull’edizione principe del 1535 (R), la quale ha per noi valore di manoscritto; tenuto il debito conto delle edizioni aldine (A), che rappresentano una prima revisione critica. Non era evidentemente il caso di seguire il deterioramento del testo romano né del testo aldino in edizioni che invano pretendono di dare i Dialoghi «di nuovo corretti, et ristampati»: le correzioni consistendo esclusivamente nell’abbandono di certe peculiaritá grafiche (come ph per f, ò per o etc.), nel moltiplicarsi di inutili segni



    spagnuola (Genova, 1778); De Boissi, Supplèment á l’histoire de M. Basmage (Paris, 1785). — Col De Rossi (Dizionario storico degli autori ebrei, Parma, 1802) si fissa poi quel tipo di biografia sommaria del nostro, che si ritrova secondo uno schema costante in tutte le enciclopedie della prima metá dell’800.

  1. Oltre alla riproduzione del Gebhardt, sono state usufruite per la nostra edizione due copie dell’edizione Blado: una delle quali trovasi nella biblioteca di Benedetto Croce, e una nella Biblioteca delle Missioni Urbane di San Carlo a Genova.