Pagina:Acri - Volgarizzamenti da Platone.djvu/175

Da Wikisource.

171

che diventano poi umide, e le leggiere gravi, e le gravi leggiere, e così esse parti soggiacciono ’da per tutto a mutazioni di ogni specie. Imperciocché, affermiamo noi, soltanto se il medesimo s’ aggiugne al medesimo, e se ne parte, secondo la medesima forma, nella medesima guisa e proporzionatamente, il corpo, il quale per questo modo si conserva medesimo a se, sarà lasciato salvo e sano; per contrario se ciò che s’ aggiugne o parte, falla contro alcuna di queste (leggi), nasceranno cangiamenti e morbi e corruzioni innumerabili.

Inoltre, poiché c’è composizioni seconde, composte conforme a natura (le composizioni prime sono la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco), c’è anche a considerare, a chi n’ha vaghezza, una specie seconda di morbi. Mettiamoci mano; La midolla e l’osso e la carne e il nervo, poiché sono fatti dei corpi elementari (fuoco, acqua, aria e terra), ed eziandio il sangue, avvegnaché in forma diversa; segue che in essi la più parte dei morbi intervengano per le cagioni ora dette s ma i morbi più grandi e gravi avvengono com’ io dirò adesso. Quando la generazione di codeste composizioni seconde procede in forma inversa a quella della natura, esse allora si corrompono. Secondo natura le carni e i nervi (cioè tendini, legamenti ed aponevrosi) si generano dal sangue: i nervi si generano dalle fibre (del sangue) a cagion della parentela che hanno con esse; e le carni si generano dal sangue rappreso, il quale si rapprende separandosi dalle fibre; e il vischio o grasso che fiorisce dai nervi,