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20      Aggiustare il mondo

perfezionare – sistemi per nasconderlo e per cercare, così, di poter operare con un buon livello di anonimato o, ancora, di aggirare eventuali blocchi statali alla navigazione in rete verso siti web considerati “scomodi” dal Governo.

Internet sembrava in grado di cambiare l’intero quadro politico e sociale e di sgretolare potere e rapporti tra Stati. Alla fine del 2011, in settembre, sarebbe arrivato anche Occupy a mobilitare milioni di persone contro la disuguaglianza sociale ed economica.

In un quadro simile, la reazione da parte del potere e dei governi non si fece attendere. Chiara fu la volontà politica – e l’urgenza – di diminuire le libertà online, di aumentare le attività di sorveglianza e di censura, di operare un “giro di vite” contro gli hacker e gli attivisti e di soffocare sul nascere questo attivismo tecnologico che intimoriva i centri di potere soprattutto per la sua asimmetria: gli attivisti erano veri esperti tecnologici, e potevano fare cose impensabili con le nuove tecnologie che si stavano diffondendo ovunque, mentre interi comparti della società, soprattutto nel settore pubblico, erano completamente analfabeti digitali e, quindi, estremamente vulnerabili.

Nonostante la chiusura ufficiale del caso, a causa di questa attività di scaricamento di massa di documenti dal sistema PACER, e di interviste che cominciarono ad apparire su testate nazionali e internazionali, il giovane Aaron Swartz si trovò, da quel marzo del 2009, sotto i poco piacevoli riflettori dell’FBI e del Dipartimento di Giustizia.

Stava per compiere ventitré anni, ed era improvvisamente diventato un sorvegliato molto speciale.