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18 il suicidio del maestro bonarca

Quando gli parve d’aver toccato fondo, chiuse gli occhi per non vedere la sua morte, così. Ma a voce alta emise il grido degli estremi spiriti:

— Oh Dio!

Non chiedeva aiuto, lui! Nè fu udito. Infatti, non voleva morire?

Più forte gemettero gli spiriti vitali: — Diooò oh! E fu un urlo che finì in modo straziante; atroce, acuto, lungo. Egli però non capiva più nulla. Non volle capire più nulla. Finchè con l’aiuto di Dio, dopo un secolo....

— È lui! Corriamo!

— È Bonarca!

— Là! presto! affoga! — Correvano.

— È lui! Chi sa da quante ore!

— È già spacciato! — Arrivavano.

— No; non vedete? Muove la testa come una galana....

— Una corda.... Le pertiche!

— Maestro! maestro!

Senza dir nulla egli intravvedeva a pochi metri il delegato, i carabinieri, i becchini; e udiva battere il suo cuore, ton, ton, ton, a grande velocità.

— S’attacchi!

— S’attacchi alla pertica!

— Attáccati, amico!

— Forza!

— Coraggio, caro maestro!

Niun dubbio che per essere salvo gli sarebbe