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86 theogenius

parte di miserie? Recita Cornelio Nepote istorico che Pomponio Attico, omo litteratissimo, fu di sì prospera sanità che in anni trenta mai li bisognò curarsi con alcuna medicina. E Antonio Castore dicono passò vivendo anni cento che mai in sua vita provò in sue membra alcuno dolore, e in quella età li servia la memoria interissima e duravali ottimo vigore. Publio Romulo, domandato da Augusto Cesare, rispose avere ben servata in sé la valitudine integra in quale e’ lo vedea con ungere el corpo de fuori con olio, entro assumere per suo bere acqua decotta quale chiamavano mulsa. Visse anni sopra cento ben fermo e in ogni suo membro intero. Lucio Volusio, scrive Cornelio Tacito istorico, fu sopra degli altri formosissimo. Visse anni tre e novanta in prima ricco e ornato di buone arti e nulla offeso da tanti sceleratissimi principi quali furono seco in vita. Senofilo, dicono, visse anni cento e cinque senza sentire a sue membra alcuno incommodo. Ieronimo istorico, scrive Luciano, visse anni quattro e cento fermo in ogni suo sentimento, ancora e persino all’ultimo dì utile a procreare figliuoli. Gorgias visse anni otto e cento sempre sano, e di sì rara sua sana età dicea esserne stata cagione la sua continenza. Dione, tiranno siragusano, persino in anni sessanta visse vacuo d’ogni lutto funebre in casa sua. Non però crederò che a costoro fusse la fortuna nell’altre cose nulla molesta. Furono loro gravi le malivolenze, l’invidie, inimicizie, suspizioni, cure, sollicitudini e gli altri casi avversi quali molestano e’ mortali. Crasso fu giovane sopra gli altri ricchi ricchissimo, pur vecchio perì in estrema infelicità. Quinto Cepione dopo el trionfo suo, e stato consule e massimo pontefice, morì incatenato nella publica carcere. Policrate, tiranno samio, a cui la fortuna sempre era stata propizia, quello el quale per esperimentare quanto in tutte le cose el fusse alla fortuna accetto, gittò in mare el suo anello e ritrovollo in corpo a un pesce statoli presentato, costui finì morendo con grandissima sua ignominia fitto sulla cima d’un monte in croce. E se bene essamineremo, forse troveremo vecchio niuno in quello stato in quale e’ fu giovane. Anzi quasi ancora pare che insieme colla felicità sempre sia aggiunta summa miseria. A Pompeio la sua amplitudine, a Cesare el potere quanto el volea, a Cicerone la sua eloquenza, a