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324 i libri della famiglia

ogni suo secreto aprirà, miei terrà secretissimi, presente e assente arà in animo beneficarmi, e molto e molto servire alla salute mia. L’inimico e presente e assente arderà ad iniuriarmi, e saralli grave la salute e la vita mia, tale che, se così descriverremo l’amicizia essere una coniunzione d’animi, fra’ quali ogni loro cosa e divina e umana sia comune, contrario diremo della inimicizia che sia contrarietà disiunta d’animi e voleri in qualunque cosa. Adunque contro a chi così fusse inimico, non biasimere’ io chi più tosto con ragione e modo occurra alle iniurie onde se senta offeso, che chi per negligenza e pusillanimità servile le soffra. Non però sarà ch’io non vituperi in vendicarsi ogni subitezza e acerbità di consiglio. E riputerò indegna d’animo virile e grande, ogni iracundia e contenzione sì fatta, che poi ne renda grave danno o biasimo: però che questo sarebbe non vendicarsi, ma gratificare e seguire a’ desiderii ed espettazioni dello inimico cupido d’ogni nostro male. Alcuni dissono l’iracundia essere come quasi dove la fortezza s’aruota. Pitagora e gli altri assai filosofi però pur negavan prudente alcuno dover mai incendersi ad ira, né contro a libero, né contro a qual si sia servo. Potrei adur qui Archita tarentino, Platone e gli altri notissimi e nelle istorie lodati, che nulla volsero con ira perseguire. Solo qui tanto affermo essere non officio di uomo constante e grave, né segno di maturo e ben disputato consiglio per iracundia incorrere in subitezza alcuna. «Da ogni parte s’apre luogo a vendicarsi», disse Quinto Catulo a Gaio Pisone, «purché tu aspetti el tempo». E proverbio nostro in la nostra Etruria: «ogni arme passa un fuscel di paglia saettato in tempo». Onde non posso non biasimare coloro, e’ quali benché iusto proseguitino sua vendetta, sono in parole minacciando concitati, e in fatti precipitosi e troppo inconsiderati, simili a quel proverbio antiquo de’ Battriani, quale scriveno Corabes medo in convito a Dario disse: «El can timido più che ’l mordace abaia», e dicono l’acqua in alto corso del fiume fa strepito meno che la bassa. Così gli animi erti e gravi di profondo consiglio più a’ suoi inimici tacendo che