Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. I, 1960 – BEIC 1723036.djvu/361

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cena familiaris 355

el mio indugia a rivenire». Agiugni l’artificio della mano; scambiano e’ dadi, rinfondano e scemano le poste con prestezza di mano e coperto furto. Insomma tutto el giuoco non ama altro che fraude, tradimento e preda. Lodasi per questo quello di cui si dice che diede al figliuolo suo per ogni altro modo inemendibile, maestri espertissimi, da’ quali esso imparassi e conoscessi questa arte che tanto li delettava. Seguinne che ’l giovane, aperto discernendo le infinite insidie e’ latenti lacci che s’adoperano giucando, revocò sé stessi e corresse tanto errore e più non giucò. Tu, giovane male esperto, per inconsiderazione credulo, pur prometti a te stessi buona e perpetua fortuna contro tante e sì artificiose falsità e tradimenti: portasti più somma tu solo che tutti gli altri, e così desti in preda te stessi a’ tuoi insidiatori. Dirai, in questa cosa può la fortuna; vincesi, perdesi, così passiamo tempo. Anzi perdete el tempo e voi stessi. Ma concedoti; pogniamo che tu perdendo perdi poco, e vincendo vinci più. La perdita, se bene raconterai, sarà e molta e spessa; la vincita, contro, rarissima. El mal tuo quale sussegue a poco a poco, tanto più nuoce quanto tu meno lo senti. Ultimo te n’avedrai, quando ti troverrai sanza quella somma allora utile, ora necessaria a’ bisogni tuoi, onde alienasti la possessione e resti indebitato. Non comparirai in publico, la casa tua ti sarà uno carcere, contristera’ti in solitudine, gli amici e noti antichi ti rifuteranno e aviliranno, e’ nimici ne saranno lieti e befferanti; tu da te stessi riceverai tormenti intollerabili, repetendo in questa miseria gli spassi, gli amici, lo onore e gli altri beni perduti per tua colpa e stoltizia, e forse per tedio di te stessi viverai errando per le selve, quasi come fiera per dolore furiosa. O miserabile condizione! Che vita sarà la tua? Chi comunicherà teco alcuna sua amministrazione o traffico? Qual de’ maggiori ti commetterà alcuna degna faccenda? Qual padre, non dico ti darà per moglie la figliuola, ma quando mai patirà che ’l figliuolo suo a te sia familiare? Certo miserabile condizione, da eleggere la morte per fuggirla. Ma pogniamo contro che ad alcuno di voi qualche volta la fortuna