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i libri della famiglia | 395 |
Libro III
p. 164, 20 | se io già non veggo... |
p. 172, 15 | messer Iacobo cavaliere |
p. 172, 36 | spesa per noi conservata |
p. 210, 8 | d’ogni tuo onore a loro ne risulta lodo, e d’ogni disonore sentono parte di biasimo. |
p. 239, 13 | né come gli uomini fare l’altre cose virili, né ancora... |
p. 250, 30 | ... chi credesse il giudicio e sentenze di Giannozzo |
Libro IV
p. 267, 19 | supplire alle molte che (F1 a quali) forse bisognavano spese... |
p. 277, 8 | necessario e lodato essercizio a’ principi, non meno e a’ privati nobili cittadini. |
p. 305, 36 | iocunde cose nostre e ridiculi detti. Né truovasi, vincoli, credo, quali... |
p. 319, 29 | nobili giovani e posti in magistrato |
p. 330, 4 | qualunque irato sia, costui iudica sé non iniusto difendere sua contesa. |
P 334, 3 | la presenza loro sta grave a tutti e’ suoi cittadini. |
Categoria v1
Libro I
p. 21, 22-24 | in qual sempre con fede e diligenza possa difenderla da qualunque subita ruina, e con forza e virilità d’animo adirizzarla e ristituirla... |
p. 21, 33-35 | Debbano adunque, e’ giovani riverire e’ vecchi, ma molto più i propri padri, e’ quali e per età e per ogni rispetto troppo da’ figliuoli meritano. |
p. 22, 33-36 | Sempre sarà pacifica vita quella de’ mollo costumati; sempre sarà onorevole vita quella de’ virtuosi. Da cosa ninna tanto segue alla vita de’ mortali gran perturbazione quanto da’ vizii. |
- ↑ Anche qui si citano per le aggiunte maggiori soltanto le prime e le ultime parole: per le lezioni intere si veda il testo.