Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/290

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284 de iciarchia

con prudenza e maturità, condutta con diligenza e perseveranza. Moveremoli adonque persuadendo, e convinceremoli colle ragioni aperte e accommodate. Castigamento severissimo a chi non ubbidisce sarà mostrarli e persuaderli cose onde esso si penta quando e’ non le fece. Non però nelle faccende voglio ti commuova sdegno a essere molto austero verso di lui. Quello sviamento qual molto gli piacque non ti credendo, forse ora per l’avvenire gli dispiacerà conoscendo quanto e’ sia dannoso. Né con tutti, né sempre, né in ogni luogo, né per ogni cosa si concede alterarsi; sì bene, quando presso de’ giovani possa la reverenza e pudore verso e’ suoi maggiori, non biasimeremo chi amonendo ed emendando si porgerà contro gli errori meno tollerabili più rigoroso. E forse qualche volta sarà meglio dissimulare e fingere di non vedere che non correggere. E dobbiamo considerare che se in questo sviato fusse più ragione, sarebbe meno lascivia. Ultimo a tutto non mi piace la durezza, né lodo la troppa suspizione. Ben dico che ’l buon medico cessa mai di ovviare e contrastare al male se non quando e’ perde ogni speranza dell’arte sua. Noi con molto sforzo consoliamo nel merore gli animi aflitti per imminuire loro el dolore. Per levarli dal vizio dobbiamo con più diligenza affaticarci, e saracci concesso usarvi in tempo qualche obiurgazione e veemenza di reprensione. Ma in noi sarà el fronte, el volto, el spirito delle parole pacato, vacuo d’ogni indizio d’animo perturbato. Più cureremo mostrare che a noi dolga el biasimo suo, che cercare che a lui dolgano le morsure tue. E saranno le nostre reprensioni in secreto senza testimoni; saranno brevissime, più per circuizioni dette e irronia che alla scoperta; saranno non iterate, né più volte repetite, quasi come chi voglia ritrattando la ferita inducervi dolore. Anzi vi agiugneremo qualche scusa in mitigare el concitamento intimo onde egli di fuori troppo arrossisce. Forse sarà chi responderà qualche parola inconsiderata, fastidiosa. Molte cose più fetide e stomacose tratta chi cura el corpo non sano, e ricevene lodo e grazia. Vuolsi quasi non udendo attutare el fervore della sua impazienza e concederli ch’ello sfoghi el bollimento dell’animo onde e’ s’infiamma. Raro si coruccia omo se no’gli pare avere ragione. Pertanto saranno più da sofferire le parole