Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/44

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38 rime

e aver sommesse
vostri pensieri e arte
da ogni parte
355a trassinare,
rivolgere e ripensare
troppo ogni forse.
Sapete quel che porse
nella albana vittoria
360trionfo e gloria
al già vinto Romano?
Fu l’astuta mano
del pronto Orazio,
che in tempo al Curiazio
365persecutor si volse
e insieme acolse
voluntà, arme e stagione,
e seppe collo sprone
vendicarsi,
370e ornarsi
nel triunfo lugubre
di tre spoglie rubre
in german sangue,
onde Alba fu langue
375sotto leggi esterne,
e a lui fur lode eterne,
talché in ogni storia
e in canuta memoria
ancor son verde.
380Né può chi tempo perde
o noi sa adoperare,
mai più racquistare
tesoro sì caro,
perché gli è troppo avaro
385a’ dolci spassi.
E poi che ’l tempo en vassi,
donne, e non torna mai,