Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/50

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di leonbatista alberti. 21

midi comprese da una piramide sola, sarà di necessità che in alcuno de’ suoi luoghi si tagli questa piramide visiva, acciocchè in questo luogo il Dipintore e con le linee e con il dipignere possa esprimere i dintorni ed i colori che gli darà il taglio. La qual cosa essendo così, coloro che risguardano la superficie dipinta, veggono un certo taglio della piramide. Sarà adunque la pittura il taglio della piramide visiva secondo un determinato spazio o intervallo, con il suo centro e con i determinati lumi, rappresentata con linee e colori sopra una propostaci superficie. Ora da che abbiamo detto che la Pittura è un taglio della piramide, noi adunque abbiamo ad andare investigando tutte quelle cose, mediante le quali ti diventino notissime tutte le parti di così fatto taglio. Abbiamo adunque di nuovo a parlare delle superficie, dalle quali si è mostro che vengono le piramidi che si hanno a tagliare con la Pittura. Delle superficie alcune ne sono a diacere in terra, come sono i pavimenti, gli spazzi degli edificj: ed alcune altre ne sono, che son ugualmente lontane dagli spazzi. Alcune superficie son ritte, come sono le mura e le altre superficie che hanno le medesime sorte di linee che le mura: dicesi quelle superficie stare ugualmente lontane fra loro, quando la distanza che è fra di loro, è ugualmente da per tutto la medesima. Le superficie che hanno le medesime sorte di