Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/53

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24 della pittura

nera e fa un triangolo simile siccome essi dicono a quel loro triangolo maggiore, e come lo diciamo noi proporzionale. E perchè tutte quelle cose che sono fra loro proporzionali, le parti ancor loro son in esse corrispondenti, ed in quelle cose, nelle quali le parti sono diverse e non corrispondenti, non sono proporzionali; le parti del triangolo visivo sono oltre alle linee, ancora essi raggi, i quali saranno certamente nel risguardare le quantità proporzionali della Pittura, uguali quanto al numero alle vere, ed in quelle che non saranno proporzionali, non saranno uguali. Imperocchè una di queste quantità non proporzionali, occuperà o più raggi, o manco. Tu hai conosciuto adunque in che modo un qualsivoglia minore triangolo, si chiami proporzionale al maggiore, e ti ricordi che la piramide visiva si fa di triangoli. Adunque riferiscasi tutto il nostro ragionamento che abbiamo avuto de’ triangoli, alla piramide. E persuadiamoci, che nessune delle quantità vedute della superficie, che parimente sien lontane dal taglio, faccino nella Pittura alterazione alcuna. Imperocchè esse sono veramente quantità ugualmente lontane, proporzionali in ogni ugualmente lontano taglio dalle loro corrispondenti: la qual cosa essendo così, ne seguita questo, che non ne succede nella Pittura alterazione alcuna de’ dintorni, e che non sono alterate le quantità, dalle quali il campo