Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/81

Da Wikisource.
52 della pittura

ghezza dell’uomo dipinto, e la linea centrica sarà posta all’altezza dell’uomo, saranno veramente allora dalla più bassa parte della quantità insino alla linea centrica tre braccia. Ma tu che vuoi che questa quantità cresca sino alle dodici braccia, tira allo in su per tre volte quella quantità che è dal da basso sino alla linea centrica. Possiamo adunque mediante le regole addotte del dipignere, disegnare bene tutte le superficie angolari (Tav. II. Fig. 5.). Restaci a trattare del disegnare con i loro dintorni le superficie circulari. Le superficie in cerchio veramente si cavano dalle angolari; il che io fo in questo modo. Io disegno dentro ad un quadrangolo di lati uguali, e di angoli a squadra un cerchio, e divido i lati di questo quadrangolo in altrettante parti, in quante fu divisa la linea di sotto del quadrangolo in la Pittura, e tirando le linee delle divisioni da ciascun punto di esse all’altro a lui opposto, riempio quello spazio di piccoli quadrangoli, e sopra vi disegno un cerchio quanto io lo voglio grande, di maniera che esso cerchio e le paralelle scambievolmente si interseghino insieme, e noto i luoghi di tutti i punti delle intersegazioni, i quai luoghi segno ancora in esse paralelle del pavimento disegnato in Pittura, o Prospettiva. Ma perchè sarebbe una fatica estrema intersegare con spessissime, e quasi infinite paralelle tutto il cerchio, fino a