Pagina:Alcune Prose Giovanili.pdf/57

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terra si allegra di fontane vivissime, e s’ingiardina, e infronda gli aranci; più bella per i giovani e per le donne bellissime, amanti dei diporti e dei passatempi. Una sera a sorte andò in una casa dove le più gentili donne del paese si raunavano per novellare e per ispassarsi; egli, seguitando il modo degli altri giovani, poichè era esperto nel ballo, porge ad una fanciulla la mano, e gira una danza; di poi ad un’altra, e fa nella maniera medesima; in ultimo la porge ad una fanciulla che insino allora con le compagne aveva parlato di lui, non avendolo veduto da molto tempo. Nel principio ballavano posatamente: di poi istintivamente ed in uno istante, sentendosi come una novità dentro, venne loro un ardore maraviglioso; ballano rapidissimamente; le note della musica erano tarde a cotale danza, i lunghi capelli della sua zazzera svolazzavano e i cilestri occhi stavano fissati nei neri occhi della fanciulla: al tornare della mente melanconici e come maravigliati si quetarono, si guardavano, ed erano oramai innamorati.

Il giovane, ritornato a casa, le mandò a manifestare tali sentimenti: O fanciulla, jersera danzai con tante altre giovani tue compagne, e