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D E L G I A P P O N E. joi
tlddiberorono c fiere Cbrifìianì.Vdendo il T. che
quello fignore chiedala il batte fimo con’tanto flu~
dio,(*r diligenza, deliberò andarui,&giunfe quiitila
prima fettim aita di quarcfima,& fii rie e unto
con’granfella & confolaùonc da tutti: co fi egli
con’i fuoi fratelli & i più principali caualieri furo
no cathcchinati, & fi determinò il giorno del battefitmo.
Ejfcnd o le cofe à quejli termini fà detto al
•padre che queflogiouane temua ma concubina,
& informatoli della cofa,trouando ejfer uero, diffe,
che non lo poteua battezzare, fe prima non fcacciale
di cala quella giouane,mà non credèdo egli,
che la legge di Dio fttfie co fi feuera, che tal’cofa co
mandajfe,nonfcgli poteua perjuaderc quefld veri
tàùmaginandofi, che quello lo dicejfe il padre per
compiacere alla principcjfa fua cognata, laquale
defideraua darli per moglie vna fua figlia, & egli
iftejfo haueua promcjfo pigliarlaperciò quesìa
{ignora hauendo mofirato più volte hauerlo à male,
vedeua il Giouane che da queflo procedeua il
tutto,non perchè fufle prohibito. Vedendo il padre
quefla difficoltà,mofirò voler fi partire,&pottoogni
cof a in ordine, andò verfo la barca. Subito che t’giouane intefe queflo,egli fleflo molto con’fretta an
dò alla riua del mare,trattenendo il V. con’buone
parole molto tempo; & finalmente promette do fica
dar dicafa la concubina; & hauendolo poi potto
in effetto,non parue al Padre prolongarepiù il fan
tto battefmojlchefife con’gran’Jollenità di mufi
fa:fi battemmo con’ejjo lui i foi fratelli,& molG
} ù altri