Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/132

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,jV LETTERA ditutti. Il giorno feguente iò difii la niejfa, che per è’ffèr la prima che in quefti paefi fi fta celebra-■ ta, ci (tanno molto cotìfolati, & dopò le litanie & H Taternofler, predicai della, confezione. Andammo di poi ayifitar Xibatadono, che è in quefle parti comeyn Re il qual mi fece molto accoglien ^e, igmi dijfc che haurebbe a caro che la legge di Dio fi dilatajje,ma che però, nonyolcua in ciòfarVio letica alenino, aggiongendo in fua lingua, Tegors xidori, ciò è chi farà pìùy aleni evincerà. ’Ne molto dopò ci mado ad multar perii giorno feguete a pran fofeco filche éraytt grafi Jauore, & molto de fiderabile per la conuerfione de gentili i quali s’animano molto quando yedono che i ‘Principi & Signori grandi fanno conto di noi. Tuttauia per ejfer il giorno feguente Venerdici fcufafiimo di non poterai andar ne quello ne l’altro, fe non con patto di poter fi afiener dalla camelia quale a Chriftiani non è lecito in quei due giorni mangiare. Et egli rimandò di mono a dirci che gli pareua molto buona la noftra attinenza, & per tanto che noi elegge fimo il giorno che più ci(offe flato commodo. Dipoi fi cominciorotto le prediche ordinarie quattro ò cinque il giorno, alle quali talyoltayien tanta turba per curi ofità di yederci che altri fagliono fu certi albcriyicini, altri fu tetti, & c tanto ilmmero che non folo la cafa noftra, ma ne ancoyna gran piatta far ebbe capace. estratto