Pagina:Alcune lettere delle cose del Giappone. Dell'anno 1579. insino al 1581, 1584.djvu/151

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DEL GIAPPONE. «4* fommamente defideraua d’effer Chrifiiano per quel 10 che hauea intefo nelle prediche, tuttauia non potata co fi prefìo batteo^arfi con Vfuquìndono et altri nobili per qualche inconueniente chevedeua, ir che ci voleua penfar meglio, ir dipoi lederebbe quel che poteffefare. Ione diedi fubito raguaglio al I{e, il quale come defideraua tato ù più di me quefia conuerfione, gli mandò a dire per il mede fimo Vfuquindono,£r perorialtro, parente deU’iHeffo Fuyn, che hauea intefo come egli haueavdito,& conofernia la-verità della legge di Dio, & che molto fi morauigliaua d’yn huomo co fi prudente ir di tanta filma chevoleffe in cofa di tanta importanza come la fua falute,far cafo di quello che direbbono li gentili ciechi, ir ignoranti, ir che gli baslaua per fua difcolpa •vedere che anco lui era CbriHiano. Con la qual am bafeiata fi rifolfe, ir mandò dire al He che il giorno feguente andarebbe alla Chiefa per battezzai* Fa fi grande il contento del Hevdendo quefto, che fubitoveme a cafa nofìra, e mi diffe chefifaceffe tutto l’bonor pofiibile nel battefima di Fuyn che egli fiimaua più quefia fola conuerfione che della miti del fuo regno, perciò che con quefìo reRauano li Bonzi ir gentili tutti cornimi, ir la. legge di Dio inalzata; perciò che oltre Veffer cofìui capo di tutti 11 Bonzi del regno, era ancora il primo letterato ir intelligente nelle leggi del Giappone, ir col fuo battefimo fetz‘altra predica reflauano tutte confutate. Si battezzò & fubito yfei dal monafiero che teneua, ir rinonciò l’entrata di quello in mano del 3 Trcncipe