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State. 31


S’accordan colla mia doglienz’acerba
     Le pecore belanti. Elle son’arse
     Del Sol; l’ardor per te me strugg’, e snerba.

L’ardente Sirio brucia le riarse
     30Piànora; mentre regnan nel tuo core
     Eterne brume d’aspro gelo sparse.

O muse! e dove or gite errando fore?
     In qual mai selva, o prat’ora che pene
     Il vostro Alessi soffre in crudo amore?

35Errate forse in quelle vaghe arene,
     Ove l’Iside sagra si diffonde,
     O dove parte il Cam le valli amene?

Quand’io miro il mio viso dalle sponde
     Del cristallino rivo, intorno appare
     40Un bel rossor, che pinge il vel dell’onde:

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