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atto secondo | 183 |
tolti eran poscia, e si accrescean col nostro
sudore e sangue: onde i Romani a dritto
ben potrian ripigliarseli. — Ma, Roma
degni ne stima oggi i Tarquinj soli;
e a lor li dona interi.
Popolo Oh cor sublime!
Un Nume, il genio tutelar di Roma
favella in Bruto. Il suo voler si adempia...
Abbia Tarquinio i rei tesori...
Bruto Ed esca
coll’oro il vizio, e ogni regal lordura. —
Vanne Mamilio; i loro averi aduna,
quanto piú a fretta il puoi: custodi e scorta
a ciò ti fian miei figli. Ite voi seco.
SCENA SETTIMA
Bruto, Popolo, Valerio, Senatori, Patrizj.
Bruto Abbandonare, o cittadini, il foro
dovriasi, parmi; e uscire in armi a campo.
Vediam, vediam, s’altra risposta forse
chiederci ardisce or di Tarquinio il brando.
Popolo Ecco i tuoi scelti, a tutto presti, o Bruto.
Bruto Andiam, su dunque, alla vittoria, o a morte.