Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
210 | bruto primo |
i rei nel foro. — Omai tu il sol, tu il vero
di Roma re, popol di Marte, sei.
Fu da costor la maestá tua lesa;
severa pena a lor si debbe; e spetta
il vendicarti, ai consoli...1
SCENA SECONDA
Bruto e Collatino, in ringhiera.
Valerio, Popolo, Senatori, Patrizj. I Congiurati tutti
in catene fra Littori; ultimi d’essi Tito e Tiberio.
quanti mai fieno i traditori?... Oh cielo!
Ecco i figli di Bruto.
Coll. Oimè!... non posso
rattener piú mie lagrime...
Bruto — Gran giorno,
gran giorno è questo: e memorando sempre
sará per Roma. — O voi, che, nata appena
la patria vera, iniquamente vili,
tradirla osaste; a Roma tutta innanzi
eccovi or tutti. Ognun di voi, se il puote,
si scolpi al suo cospetto. — Ognun si tace? —
Roma, e i consoli chieggono a voi stessi,
se a voi, convinti traditor, dovuta
sia la pena di morte? —
Silenzio universale.
a tutti voi morte si dá. Sentenza
- ↑ Bruto ammutolisce nel vedere ritornare i littori coi congiurati.