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atto primo 73



SCENA QUARTA

Coro, Ancella di Alceste.

Coro Ma, dalla reggia ecco un’ancella uscirne

lagrimosa: or qual sorte ne udrem mai? —
Il pianger, sí, de’ suoi Signori al pianto
laudevol è: ma, parla; Alceste ancora
respira, o no?
Ancel.   Viva puoi dirla, e estinta.
Coro Come ciò mai?1
Ancel.   Tanto è vicina a morte,
che dubbio quasi è il suo fievol respiro.
Coro Misero sposo, ahi qual consorte or perdi!
Ancel. Né prova ancor l’alto suo danno Adméto,
fin ch’ella pure esiste quasi.
Coro   E speme
niuna piú resta di salvarla?
Ancel.   Ah! giunto
è il fatal giorno inesorabil.
Coro   Forse
si apprestan giá le usate pompe?
Ancel.   Appresta
giá la funerea pompa a lei lo sposo.
Coro Concia a se di se stessa, or l’alta donna
muor gloríosa, e prima sovra quante
mai ne mirasse il Sole.
Ancel.   Infra le donne,
prima ella sol? io l’unica la chiamo:
e chi negarmel’osa? altra qual mai
si amò il suo sposo, da morir per esso?
Puossi far piú, da chi che sia? Ben tutta


  1. Dice il Testo: E come può mai una stessa persona esser morta e viva? Si è serbato il senso, troncando le parole: e cosí forse il Traduttore è stato fedele ad un tempo ed amico ad Euripide.