Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie postume, 1947 – BEIC 1726528.djvu/17

Da Wikisource.

atto primo 11
* e patria, e vita, e libertá gl’involi

* perché t’amava... e amarti era delitto?
Ingratissima donna, a quale orrore
t’ha spinta in oggi l’ambizione insana?
Ecco... mi par... l’ombra tradita avanza
pallida... minacciante, ed assetata
abbeverar si vuol di sangue infido.
Ah! vieni, sí... vieni, che ignudo il petto
io ti presento, e inerme... E che?... vacilli?
Feri, crudel, e non temer, che il ciglio,
a raddolcirti avvezzo, or neppur mova
al balenar del vindice tuo ferro...
Ma che?... vaneggio,... e cederò al timore?
* Regna, Cleopatra, e per regnare ardisci
* qualunque via: fra lo splendor del trono
* se celar non potrai gli empj misfatti,
* gli chiuda allor, teco, la tomba amica.