Pagina:Alfieri, Vittorio – Tragedie postume, 1947 – BEIC 1726528.djvu/256

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250 nota
22v innondar 316 inondar
22v E questo è 316 E quest’è
22v e ’l mondo 316 e il mondo
22v intiere (piú volte) 316 intere
23r infra possenti 316 infra i possenti
25r de’ fortunati 319 dei fortunati
25v Fa, che s’apprestin le piú scelte navi
(L’intero verso manca nell’ed. Milanesi)
27r per nostra man 321 per nostra mano
27r ai piè 321 al piè
27r nodrivo 322 nudrivo
29r emolo (piú volte) 323 emulo
29v abominato 324 abbominato
30r Questo è l’alma. Gli ed. non hanno compreso che il questo si riferisce a ben del v. precedente:
325 Questa è l’alma

e sol mi resta
Un ben, che ognor ebbe i tiranni a scherno

30r viltá de’ vostri 325 viltá dei vostri
30r e ’l grande 325 e il grande
30v ebri 326 ebbri
31v divini i segni 327 divini segni
32r gli imperj 328 gl’imperi
32r communi 328 comuni
32r a tanto, e che ti spinge 328 a tanto, che ti spinge
32v preghi 329 prieghi
33v per me s’uccida 330 per me si uccida
33v obbedisci 330 ubbidisci
35r aborristi 332 abborristi
36r castigare 333 gastigar
36v istupidir 334 instupidir
37r davan la palma. Sebbene sia anche nelle prime edizioni mi pare che il futuro non abbia senso. Parla Cleopatra che di tradimenti non può compierne piú alcuno; quei tradimenti le davano in passato la palma.
335 daran la palma
39r ispira 338 spira
39r perfin n’è 338 perfin è