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52 VITA DI VITTORIO ALFIERI.


[1759] tutta in su la fronte e le tempie. Il mio Ziopa terno il Cavalier Pellegrino Alfieri, era stato fatto Governatore della città di Cuneo, dove risiedeva almeno otto mesi dell’anno: onde non mi rimaneva in Torino altri parenti che quei della madre, la casa Tornone, ed un cugino di mio padre, mio semi-zio, chiamato il Conte Benedetto Alfieri. Era questi il Primo Architetto del Re; ed alloggiava contiguamente a quello stesso regio Teatro da lui con tanta eleganza e maestria ideato, e fatto eseguire. Io andava qualche volta a pranzo da lui, ed alcune altre volte a visitarlo; il che stava totalmente nell’arbitrio di quel mio Andrea,che dispoticamente mi governava, allegando sempre degli ordini e delle lettere dello Zio di Cuneo.

Era quel Conte Benedetto un veramente degn’uomo, ed ottimo di visceri. Egli mi amava ed accarezzava moltissimo; era appassionatissimo dell’arte sua;semplicissimo di carattere, e digiuno quasi d’ogni altra cosa, che non spettasse le belle arti. Tra molte altre cose, io argomento quella sua passione smisurata per l’Architettura, dal parlarmi spessissimo, e con entusiasmo, a me ragazzaccio ignorante d’ogn’arte ch’io m’era, del divino Michelangelo Buonarroti, ch’egli non nominava mai senza o ab-