cosí ’l triforme effetto del suo sire
ne l’esser suo raggiò insieme tutto 30senza distinzione in esordire.
Concreato fu ordine e costrutto
a le sustanze: e quelle furon cima 33nel mondo in che puro atto fu produtto;
pura potenza tenne la parte ima;
nel mezzo strinse potenza con atto 36tal vime, che giá mai non si divima. Ieronimo vi scrisse lungo tratto
di secoli de li angeli creati 39anzi che l’altro mondo fosse fatto;
ma questo vero è scritto in molti lati
da li scrittor de lo Spirito Santo; 42e tu te n’avvedrai, se bene agguati,
e anche la ragione il vede alquanto,
che non concederebbe che i motori 45senza sua perfezion fosser cotanto.
Or sai tu dove, e quando, questi amori
furon creati, e come; sí che spenti 48nel tuo disio giá son tre ardori.
Né giugneriesi, numerando, al venti
sí tosto, come de li angeli parte 51turbò il suggetto de’ vostri elementi;
l’altra rimase, e cominciò quest’arte
che tu discerni, con tanto diletto, 54che mai da circuir non si diparte.
Principio del cader fu ’l maladetto
superbir di colui che tu vedesti 57da tutti i pesi del mondo costretto.
Quelli che vedi qui, furon modesti
a riconoscer sé da la bontate 60che li avea fatti a tanto intender presti:
per che le viste lor furo esaltate
con grazia illuminante e con lor merto, 63sí c’hanno ferma e piena volontate.