Pagina:Alighieri, Giuliani - Opere latine vol I - 1878.djvu/136

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COMMENTI. 117


che poscia voglia prenderle ad esame, potrà farne più o meno stima a suo libero senno, purchè la parola di Dante capricciosamente non si torca a sentenza ch’ei non tenne.

31. Jugum Appennini, il gran Giogo che costituisce il dorso d’Italia: Purg., v, 119; xxx, 85.

32. Hinc inde ad diversa stillicidia grundat. Se dobbiamo tener fede al Trissino, con ciò il Poeta pare ne indicasse, che l’Appennino di qua e di là a diverse gronde piove. Ma cel rappresenta invece non altrimenti che se dalla sinistra costa e dalla destra per diverse fonti grondasse (versando) le tante acque, onde si bagna: Inf., xx, 64. Le quali acque, poscia correnti per canali, quasi per lunghi embrici, distillano da ambedue i lati, di cui quello a destra ha per grondatojo il Mare Tirreno, laddove quell’a sinistra viene a cadere nell’Adriatico: Purg., xxvii, 3. In luogo di «umbricia» gli è forse meglio scrivere «imbricia,» secondando l’avviso del Witte, che nelle sue correzioni spiega la perspicace abilità del Maestro.

37. Ducatus. Che indi s’accenni al Ducato di Spoleto, non v’ha alcun dubbio, giacchè poco dopo, e relativamente ad esso vocabolo, son ricordati gli Spoletani.

41. Nec, mi sembra, che al presente dovrebbe dar luogo ad «et,» come ben all’uopo il Trissino ne consiglia colla sua traduzione.

43. In utroque quidem duorum laterum (ne’ paesi che vi si trovano) et iis, quæ sequuntur ad ea (e in quelli altri che s’accompagnano ad essi paesi, posti a destra od a sinistra dell’Appennino), Linguæ hominum variantur. Ho detto s’accompagnano, conformandomi al Volgarizzamento del Vicentino, che sì mi persuade a leggere «sociantur,» anzichè «sequuntur;» poiche in effetto l’Autore vien a toccare puranco di quelle genti che possono riferirsi alla sinistra parte d’Italia, vel ad dextram Italiam sunt sociandæ: lin. 43.

45. Lingua Siculorum cum Apulis; Apulorum cum Romanis, etc. Ciò vale a dire, che la Lingua de’ Siciliani si varia rispetto a quella dei Pugliesi; la Pugliese rispetto alla Lingua dei Romani, e così via via. Il «cum» franteso dal Trissino,