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192 DE VULGARI ELOQUENTIA.


rola del nostro autorevole Maestro. Non per questo mi consentirebbe l’animo di abbandonar il mio rigido e paziente lavoro, senza prima raccomandarlo ai veraci studiosi di Dante, adducendo a compimento le gravissime parole, che intorno al Volgare Illustre, Gino Capponi, il 27 marzo 1868, mandò scritte al suo degno amico Alessandro Manzoni. Ma la mia profonda e immancabile riverenza al sommo Uomo, la cui perdita fu testè compianta da tutta Italia, qui non potrebbe vietarmi di soggiungere al sì rilevante Discorso quelle sincere osservazioni, ch’io non ho dubitato di sottoporgli ad esame, tanto più dopo che il prof. Francesco D’Ovidio ebbe pubblicato un altro diligente e pregevole Studio sul De Vulgari Eloquentia, nell’Archivio Glottologico Italiano, diretto da G. F. Ascoli, vol. ii, puntata 1ª, pag. 59-110. Milano, 1873.



Concetto di Dante intorno al Volgare Illustre.


....Tale era (secondo pare a noi) la forma del pensiero dei Toscani fino dai primi anni del nuovo Idioma; e questo pensiero si esprimeva in un Dialetto assai più degli altri accosto al Latino, che è dire alla Lingua solenne tuttavia della Nazione. La qual vicinanza faceva che da tutti gli abitatori di questa fosse più inteso naturalmente, e che da quello poi si traesse la Lingua scritta via via, nelle altre Provincie d’Italia, secondo che queste più avanzavano in coltura. Scrivendo il Toscano, si avvicinavano al Latino, compievano quello che in sè aveano d’imperfetto, e correggevano quel che il Dialetto loro avea di straniero. I gaj cortigiani della Sicilia e i dotti uomini della centrale Bologna aveano cercato sulla imitazione Provenzale foggiare la Lingua nobile della Poesia: ma questa pure male si annestava in quei due luoghi ai patrj Dialetti, nei quali doveano, scrivendo la Prosa, necessariamente ricadere; nè mai la Lingua comune d’ltalia, la Lingua dei libri, sarebbe stata o Siciliana o Bolognese. Ma, quando videro che poteva una Provincia d’Italia, senza distaccarsi dal proprio Dialetto, levare questo in dignità di