Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/294

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Et perche meno amiri laparola guardai calor delfol cheTifa uino giunto alomor cbedellauite cola ¿^Quando laebefi nonan più delino foluefi dallacarne et inuirtute neporta feco et lumino eldiumo Laltre potenze tutte qua fi mute memoria intelligenza et uolontade inatto molto più che prima agute Sanza redatTi perle fteffa cade mirabilmente aluna deleriue quiui conofce prima lefue rtrade Torto che loco li lacèrto Tenue lauirtu formatiua raggia intorno coTi et quanto nellemembra uiuc Et come laere quando e ben piorno perlaltrui raggio ebenfe Tiriilette didiuerTi colori diuenta adorno CoTi laere uicm quiui Timette inquella forma ebe inlui fuggella tnrtualmente alalma ebe riflette Et Timiglante poi allafiammella ebe Tegue il foco laouunque Gmuta fegue allofpirito Tuo Torma noueila Pero cbsquindi a poTaa Tua paruta e chiamata ombra et quindi organa poi ciaTcun fentire ìmfino allaueduta Quindi parliamo et quindi ridiam noi quindi Faccian lelagrime et ToTpiri clie perlomonte auer Tentiti puoi