 |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | |
Metter potete ben perlalto Tale uoftro nauigio feruando mio folco dinanzi alacqua eberitorna equale Que glorio fi ebe paffaro alcolco nonfi amiraron come uoi farete quando iafon uider fatto bifolco La concreata et perpetua fete deidei forme regno cemportaua ueloci quafi cornei del uedete Beatrice infufo et io inlei guardaua et forfentanto inquantumquadrel pofe et uola et dallanoce fidifebiaua Giunto miuidi oue mirabil co fa mitorfe iluifo adfe et pero quella cui nonpotea mia oura effer afeofa Volta uerme filieta come bella drizza lamente indio grata midilTe ebena congiunti conlaprima ftella Pareua me ebenube necopriÌTe lucida fpeÌTa folida et pulita quafi adiamante cbelfol feriffe Perentro fe leterra margherita nericeuette come acqua recepc raggio diluce permanendo unita Sio era corpo et qui nonft concepe comana dimenfion altra patio ebeffer conuen fe corpo incorpo repe Accender nedouria più ildif'O diueder quella eÌTen|ia inebe fi uede come noR:ra natura indio funio
