Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/352

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GratioCo mi fia Tcmmi contenti dclnome tuo et dellauoftra forte ondella pronta et conoccbi ridenti Lanoftra carita nonferra porte agiufta uoglia fe non come quella che uuol fimile adfe tutta Tua corte Io fui nelmondo uergine forella et fe lamente tua ben fe riguarda non mi ticelera leífer più bella /Via riconofcerai chi fon piccarda che pofta qui conquefli altri beati beata fono inlafpera più tarda Linoftri effetti che folo imfiammati fon nelpiacer dello fpirito fanto letitian delfuordine formati Et quefta forte cbe par giù cotanto pero ne data perche fu negletta li noftri uoti et uoti inalcun canto Ondio allei nemirabili afpetti uoftri rifplende nonfo cbe diuino cbe uitrafmuta daprimi concepii Pero non fui arimembrar feftino ma or maiuta ciò cbetu midici fi cbeVaffigurar me più latino /Va dimmi uoi che fíete qui felici.; defiderate uoi più alto loco - per più uedere oper più farui amici / Conquel altre ombre pria forrife unpoco dainde mirifpuofe tanto lieta carder parea damor nelprimo foco