Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/355

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Et ciò mifece adomandar più tardo:- CANTO IlIIOueinquel medef.mo cielo due ucritadi fi manifeftano dabeatrice luna e deluogo debeati-lai tra c della uolòta mifta et della abfoluta • Et propone terza queftioe deluoto et fc fipuo fatilÌare iluoto rotto:* ENtra due cibi dittanti et monenti dunmodopria fi morria difame cbelibero buom lun recaffe aidenti Si fiftarebbe unagno intra due brame diferi lupi igualmente temendo fi fiftarebbe uncane intra due dame Perche fio mitacea me non riprendo dalimiei dubbi dunmodo fofpinto poi ebera neceffario ne comendo Io mitacea ma ilmio difir dipinto mera neluifo eldomandar conello più caldo affai^ebe perparlar diftinto Feffi beatrice quàìfe damello nabuccodanofor leuando dira ebe lauea fatto ingiuftamente fello Et diiTe io ueggio ben come titira uno et altro difio fiche tua cura fe fteffo lega fi ebefuor nonfpira Tu argomenti felbuon uoler dura IcUTiolenza altrui perqual ragione dimeritar miftema lami fura