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Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/355

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[trascrizione diplomatica]

Et cio mifece adomandar piu tardo:·130


CANTO IIII· Oue inquel medeſimo
cielo due ueritadi ſi manifeſtano dabeatrice
luna e deluogo debeati. laltra e della uolõta
miſta et della abſoluta. Et propone terza
queſtiõe deluoto et ſe ſipuo ſatiſfare iluoto
rotto:·

E
Ntra due cibi diſtanti et mouenti

dunmodo pria ſi morria difame
chelibero huom lun recaſſe aidenti
Si ſiſtarebbe unagno intra due brame
     diferi lupi igualmente temendo5
     ſi ſiſtarebbe uncane intra due dame
Perche ſio mitacea me non riprendo
     dalimiei dubbi dunmodo ſoſpinto
     poi chera neceſſario ne comendo
Io mitacea ma ilmio diſir dipinto10
     mera neluiſo eldomandar conello
     piu caldo aſſai che perparlar diſtinto
Feſſi beatrice qualfe1 daniello
     nabuccodanoſor leuando dira
     che lauea fatto ingiuſtamente fello15
Et diſſe io ueggio ben come titira
     uno et altro diſio ſiche tua cura
     ſe ſteſſo lega ſi chefuor nonſpira
Tu argomenti ſelbuon uoler dura
     lauiolenza altrui perqual ragione20
     dimeritar miſtema2 lamiſura


[trascrizione critica]

Et ciò mi fece a domandar più tardo:·130


CANTO IIII· Ove in quel medesimo cielo due veritadi si manifestano da beatrice l’una è de luogo de’ beati. l’altra è della volontà mista et della absoluta. Et propone terza questione del voto et se si può satisfare il voto rotto:·

E
Ntra due cibi distanti et moventi

d’un modo pria si morria di fame
che libero huom l’un recasse ai denti
Sì si starebbe un agno intra due brame
     di feri lupi igualmente temendo5
     sì si starebbe un cane intra due dame
Perché s’io mi tacea me non riprendo
     da li miei dubbi d’un modo sospinto
     poi ch’era necessario né comendo
Io mi tacea ma il mio disir dipinto10
     M'era nel viso e ’l domandar con ello
     più caldo assai che per parlar distinto
Fessi beatrice qual fe daniello
     nabuccodanosor levando d’ira
     che l’avea fatto ingiustamente fello15
Et disse io veggio ben come ti tira
     uno et altro disio sì che tua cura
     se stesso lega sì che fuor non spira
Tu argomenti se ’l buon voler dura
     la violenza altrui per qual ragione20
     di meritar mi stema la misura


  1. emendato a penna, aggiungendo ſi
  2. corretto a penna, modificando t in c