Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/386

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Conquella parte ebe Tu H ramenta congiunto figiraua perlefpire inebe più torto ogni ora fapreTenta Et io era conlui ma delTalire nonmacorTio Tenon come bom Tacorge anzil primo penTier delTuo uenue Obeatrice quella che Ti Tcorge dibene inmeglio Ti Tuttamente ebe latto Tuo pertempo nonTi Tporge Quanteffer conuema dafe lucente quelcbera dentro alTole ouio entrami non percolor maperlume paruente Percbio longegno et larte et luTo chiami finol direi che mai TimaginaiTe ma creder puolTi et diueder librami Et Tele fantafie noftre Ton bafTe atantaltezza none marauiglia che fopral Tole nonfu occhio candafte Talera quiui laquarta famiglia delalto padre che Tempre lafatia mortrando come Tpira et come figlia Et beatrice comincio ringratia ringratial Tol deliangelicaquerto fenTibil taleuato perfua gratta Cuor dimortai nonfu mai Ti digerto adiuotione et arenderTi adio contuttol Tuo gradir cotanto predo Come aquelle parole mifecio et fi tuttol mio amore ìllui fimife che beatrice ielipfo nel oblio