Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/415

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« r* rr* Dal buom ebe prima roma TorTerirs incbc laTua famiglia men perTeura ricominciaron leparole mie Onde beatrice cbera'pocbo fceura ridendo parue quella che toflìo alprimo fallo fcripto digineura Io cominciai uoi mi Tiete ilpadre mid uoi mi date aparlar tutta baldezza uoi mi leuate fi cbio fon più cbio Pcrtanti riui Tempre dallegrezza lamente mia che di Te Ta letitia per che può Tcftener che non Ti Tpezz* Ditemi dunque cara mia primitia quai fuoroiuoftri aticbi etquai furlunj ebe Ti Tegnaro inuoftra pueritia Ditemi dellouil diTan lobanni quantera allora et chi eran legenti traeifo degne dipiu alti Tcanm Come fauicia aloTpirar deùenti carbone infiamma cofi uidio quella luce rifplender amiei blandimenti Et come aliocebi miei Ti fe più bella coTi conuoce più dolce et Toaue ma non conquefta moderna fauella DifìTemi daqucl di ebe fu detto aue alparto diche mia madre ebe or Tanta Tal leu io dime onderà graue A1 Tol Icone cinquecento cinquanta et trenta fiate uenne querto Tocbo arunfiammarfi fotto la Tu a pianta