Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/447

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Lemura che folieno eiTer badia fatte fono fpeloncbe et lecocolle facca fon piene difarina ria /Via graue ufura tanto nonfi tollc coltrai piacer didio quanto quel frutto cbé ilquor demonaci Fifolle Cbe quantunque lacbiefa guarda tutto e deiagente ebe perdio dimanda non deparenti ne daltro più brutto La carne demortali e tanto blanda ebe giù non baila buon-cominciamento dalnafcer delaquertia alfar lagbiada Pier comincio fanzoro et fanzargento et io conorationi et condigiuno et francefeo bumilimente il Tuo conuento Et fe guard’il principio diciafcuno pofeia riguardi ladoue trafeorfo tu udrai deibianco fatto bruno Veramente giordan uolto retrorfo più fu elmar fuggir quando dio uolfe mirabil aueder cbe qui ìlfjccorfo Cafi midiffe ec indi firicolfc alfuo collegio elcollegio fiflrinfe poi come turbo infe tutto faccolfe Ladolcc donna dietro alor mipinfe conunfol cenno fuperquella fcala fi Tua uirtu lamia natura uinfe Me mai qua giù doue fimonta et cala naturalmente fu firatto moto cbe aguagliar fipotefTc alamia ala