Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/469

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C pera naturale et confauella ma cofi ocofi natura lafcia poi fare auoi fecondo cbeua bella Pria cbio fcendeiTi alinfernal ambafci* un fapellaua interra ilfommo beile onde uien laletitia cbemmi fafcia El fi chiamo poi-et ciò conuene che luifo demortali e come fronda ' in ramo che fenus et Ialtra uene Nel monte cbelfileua più dalonda fu io conuita pura et difonefta dalaprima ora aquella che feconda Cornei fot muta^quadra lora fefta < ~ • CANTO-XXVII- Oue traila come fan Piero prouerbiafido li fuoi fucceiTori papi adempie lanimó delautore Alpadre alfiglio alofpirito Tanto comincio gloria tuttol paradifo Si chemminnebriaua ildolce canto Ciò chio uedea mifembiaua un rifo deluniuerfo fi chemia ebbrezza cntraua perlodire et perlouifo Ogioia o ineffabile allegrezza ouita integra damore et dipace oTàrizaI)rama ficura ricchezza D inartzi aliochi mei leaua&ro face ftauano accede et quella che pria uenne in conmincio afarfi più uiuacc