Pagina:Alighieri - Comedìa, Foligno, 1472.djvu/481

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Et anche laraggione iluede alquanto che non concederebbe che imotori fanza Tua perfecftion FoÌTcr eotanto Or Fai tu doue et quando quefli amori furono eletti et come fi che fpenti neltuo difio già fon tre ardori Ne giugneriefi numerando aluenti fi toflo come da'.angeli parte turbol fubiedlo deuoflri elementi Laltra rima fé e£ pomincio queflarte che tu diFccrm contanto diletto che mai dacircutr non fi diparte Principio delcackr Fu ilmaladetto fuperbir dicolui che tu uedeili datutti pefi deimondo conftretto Quelli che uedi qui furon modelli ariconofcer fe dela bontate che gliauea fatti attanto intender predi Perche leuifle lor Fuoro exaitate congratia illuminante et conlormcrto fi canno piena et ferma uoluntate Et non uoglio che dubbi ma fie certo che riceuer lagratia e meritorio fecondo cbeleffetto leaperto O mai dintorno aquefto confittone puoi contemplar affai fé leparole mie fon ricolte fanzaltro aiutorio Ma perche interra perleuoflre fcole fi legge che langelica natura et tal ebentende et fi ricorda et uolc