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Simone Aliprandi - Apriti standard! www.standardaperti.it - www.aliprandi.org -29
gli interessi del consumatore e della collettività.»1


1.1. Esempi più comuni di standard

Per percepire quanto questa tematica influisca sulla vita di tutti noi (pur inconsapevoli), basta avanzare alcuni esempi:

  • i fogli A4 su cui uffici pubblici, aziende, professionisti e privati stampano i loro documenti rispondono ad un preciso standard dimensionale di 210 per 297 millimetri (corrispondente ad un rapporto di 1:√2)2: da ciò deriva che se utilizziamo quel tipo di carta siamo pressoché certi che riusciremo ad inserirla in qualsiasi modello di stampante, di fotocopiatrice, di rilegatrice presenti sul mercato;
  • le prese e le spine della corrente elettrica rappresentano un altro esempio classico di standard (benché non internazionale), grazie al quale possiamo acquistare elettrodomestici e apparecchiature di varie marche e provenienze sapendo che la loro spina di alimentazione entrerà correttamente nelle prese del nostro impianto elettrico3;
  • la tastiera alfanumerica comunemente detta “QWERTY” dalle prime lettere in essa presenti (da sinistra in alto), è il tipo di tastiera ormai universalmente utilizzato su computer, palmari, smartphone, macchine da scrivere e altri dispositivi simili.4 Molte


  1. Tratto dalla pagina www.uni.com/uni/controller/it/chi_siamo/ruolo_uni.htm. Similmente si esprime un riquadro di testo che si trova a pagina 32 del già citato libro “Le regole del gioco” a cura di UNI (p. 32): «Le norme operano nell’interesse dell’intero sistema economico. Ogni attore dei processi di mercato può trovare considerevoli vantaggi dall’uso delle norme poiché esse: potenziano la sicurezza dei prodotti; costituiscono un incentivo permanente alla ricerca della migliore qualità; concorrono alla riduzione dei costi di produzione o di erogazione del servizio o di organizzazione del processo; incoraggiano le economie di scala; facilitano il rispetto della legislazione europea da parte dei produttori; promuovono l’interoperabilità di prodotti e servizi; incoraggiano una maggior competizione; agevolano il libero scambio in tutti i Paesi che le adottano; promuovono la sicurezza ecologica e la sostenibilità; salvaguardano l’ambiente; riflettono lo stadio evolutivo della ricerca e dello sviluppo, garantiscono migliori condizioni di lavoro; promuovono una comprensione comune.»
  2. La sigla di riconoscimento di questo standard internazionale è “ISO 216”. Maggiori dettagli su questo e altri diffusi formati standard per fogli di carta sono disponibili al sito www.cl.cam.ac.uk/~mgk25/iso-paper.html.
  3. Per una panoramica dei diversi standard di prese e spine elettriche si veda la pagina http://it.wikipedia.org/wiki/Spina_elettrica.
  4. «Lo schema QWERTY fu brevettato nel 1864 da Christopher Sholes e venduto alla Remington and Sons nel 1873, quando cominciò a comparire sulle macchine per scrivere.» http://it.wikipedia.org/wiki/QWERTY.